L’estate è un momento speciale per i bambini e le bambine. Le lunghe giornate moltiplicano le occasioni per stare all’aria aperta e durante le vacanze tutta la famiglia si gode il contatto con la natura.
Insieme al piacere della scoperta e all’esperienza dell’avventura, al mare e in montagna, può capitare di fare incontri fastidiosi che possono causare conseguenze spiacevoli. Le punture e i morsi di insetti possono rovinare una bella giornata di vacanza ai più piccoli, e il contatto con le meduse può far passare la voglia di fare il bagnetto in mare.
Sappiamo come proteggere i nostri bambini? Purtroppo, in queste situazioni si finisce spesso per utilizzare rimedi del tutto inutili, se non dannosi, e allora è bene sapere cosa fare e, soprattutto, cosa non fare per prevenire e alleviare questi spiacevoli inconvenienti estivi.
Ecco alcuni semplici suggerimenti e consigli pratici per prevenire ed essere preparati in caso di punture e morsi di insetti o ustioni da meduse.
API, VESPE, CALABRONI E ALTRI IMENOTTERI
COSA FARE
Sì a togliere il pungiglione il più rapidamente possibile con l’aiuto di una pinzetta.
Sì a ghiaccio per alleviare il dolore.
Sì a recarsi in pronto soccorso in caso di pallore, sudorazione intensa, difficoltà a respirare.
COSA NON FARE
No a strizzare la pelle tra le dita nel tentativo di far uscire il pungiglione, così aumenta il rischio di rilascio del veleno.
ZANZARE E TAFANI
COSA FARE
Per evitare le punture:
Sì a vestiti chiari e a repellenti specifici. Quelli a base di icaridina sono efficaci per 8 ore. Quelli a base di dietiltoluamide hanno una durata di 5 ore, ma si possono usare esclusivamente dai 12 anni.
Se venite punti:
Sì a ghiaccio per alleviare il dolore in caso di puntura.
COSA NON FARE
No all‘uso di creme e profumi che possano attirare questi insetti.
ZECCHE
COSA FARE
Per evitare di essere morsi:
Sì a abiti chiari, cappello, pantaloni lunghi con estremità infilate in calze chiare e stivali.
Sì a utilizzare repellenti per insetti e prodotti a base di piretrine da spruzzare sugli abiti.
Sì a spazzolare bene tutti gli indumenti indossati durante l’escursione prima di portarli dentro casa e a un attento esame visivo e tattile del corpo.
Se venite morsi:
Sì a rimuovere la zecca afferrandola il più possibile vicino alla cute con una pinzetta dalle estremità sottili ed estraendola tirando delicatamente in modo continuativo, con una lieve rotazione.
Sì a lavare le mani e la ferita con acqua tiepida e sapone e a disinfettare la lesione.
Sì a rivolgersi al proprio medico nel caso si noti un alone rossastro intorno alla puntura, che tende ad allargarsi, oppure febbre, mal di testa, debolezza, dolori alle articolazioni, ingrossamento dei linfonodi entro 15-40 giorni.
COSA NON FARE
No ad addentrarsi nelle zone con erba alta e a toccare l’erba lungo il margine dei sentieri.
No a schiacciare, bruciare, cospargere con olio, vaselina o altre sostanze la zecca per estrarla o strapparla via violentemente, per evitare il rigurgito che aumenterebbe la possibilità di trasmissione di agenti patogeni.
MEDUSE
COSA FARE
Sì far scorrere acqua di mare sulla zona interessata e, intanto, rimuovere la sottile pellicola trasparente che aderisce alla cute, con la mano appiattita o con un oggetto rigido e sottile (tipo carta di credito).
COSA NON FARE
No a sciacquare con acqua dolce, applicare ammoniaca o urina, grattarsi o sfregarsi con la sabbia.
Fonti:
https://www.nostrofiglio.it/famiglia/vacanze/meduse-cosa-fare-in-caso-di-puntura