Bimbi e musica: quando l’approccio è naturale

Da qualche settimana, a Mamimondo, abbiamo iniziato l’attività di Musica in Fasce con Andrea Garbato, musicista lecchese e insegnante di musica Aigam. L’approccio è quello della Music Learning Theory di Edwin Gordon.

Il pensiero di base della Teoria dell’Apprendimento Musicale, detta anche metodo Gordon, è che tutti noi nasciamo con un certo livello di attitudine musicale innata e abbiamo, sostanzialmente, una potenzialità all’apprendimento della musica. Questa abilità, se viene stimolata fin dalla primissima infanzia da un ambiente in cui si vivono esperienze musicali significative, si sviluppa appieno.

Quindi, la musica, considerata come una forma di linguaggio, può essere imparata già da piccolissimi, in modo naturale, libero e divertente. L’approccio precoce è un’opportunità preziosa per sviluppare l’intelligenza emotiva e musicale dei bambini.

Il metodo Gordon ha molte affinità con il metodo Helen Doron, adottato da Mamimondo nel nostro Asilo Nido Bilingue e nei nostri corsi di inglese. Si tratta, infatti, di approcci che pongono la libertà e la spontaneità del bambino al centro della proposta di educativa.

Forse non è un caso che il maestro Andrea Garbato sia anche il papà di un nostro giovanissimo studente di inglese!

E così, le bambine e i bambini dell’Asilo Nido Bilingue Mamimondo, hanno fatto i loro primi passi nell’universo musicale che li abita e li circonda. Unico strumento: la voce, del maestro e la loro.

Vediamo insieme come si svolge una lezione di musica secondo la Music Learning Theory. 

In uno spazio neutro, i bambini e le bambine, senza scarpe e con abbigliamento comodo, sono invitati a muoversi ed esplorare in modo spontaneo l’ambiente.

Intanto, il maestro introduce brani melodici e ritmici vocali, caratterizzati da brevi sillabe neutre ripetute, per esempio “pa”, “pam”, “bam” e simili, così che i piccoli si concentrino sulla musicalità e sul ritmo dei suoni, senza essere distratti dalle parole.

La melodia viene cantata più volte perché l’ascolto ripetuto (anche in questo caso!), facilita l’apprendimento e permette ai bambini di familiarizzare con i suoni.

L’obiettivo è quello di sviluppare l“audiation”, termine coniato dallo stesso Edwin Gordon, che indica l’abilità di sentire i suoni anche quando non sono fisicamente presenti, cogliendone le regole melodiche e ritmiche implicite.  Insomma, portare i piccoli alunni a sviluppare un vero e proprio pensiero musicale che dia la capacità di organizzare i suoni secondo la sintassi musicale, di capirla e di anticipare come si evolverà.

Durante gli incontri di musica, l’insegnante guida i bambini nello sviluppo della loro capacità di audiation attraverso l’esempio, l’ascolto, il silenzio, il movimento e il gioco. Sempre secondo i ritmi e i desideri di partecipazione di ciascun, in un flusso continuo di movimento libero ed espressivo, senza nessun tipo di forzatura. 

Insomma, avvicinati precocemente alla musica con stimoli adeguati, tutti i piccoli di oggi potranno diventare adulti con una sensibilità musicale spiccata, in grado di godere appieno della bellezza della musica e di comprenderla profondamente.

FONTI:

http://www.metodogordon.it/

https://aigam.it/

 

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