Bimbi e Yoga: perché no!

a cura di Cristina De Giovanni, storica e insegnante di yoga.

Chiunque abbia vissuto con bambini, o anche, chiunque abbia un ricordo di quando era bambina o bambino, sa qual’è il metodo di apprendimento preferito dai più piccoli: ebbene sì, il gioco! E questo vale persino nello yoga. È impensabile, infatti,  trasmettere lo yoga ai bambini con gli stessi metodi con i quali insegniamo yoga agli adulti. Risulterebbe un esercizio noioso e faticoso, che li annoierebbe presto, proprio perché il desiderio primario dei piccoli resta sempre e comunque quello di giocare e divertirsi, in ogni occasione.

Anche se  utilizziamo strumenti e metodi diversi, quando cerchiamo di trasmettere l’arte dello yoga ai bambini, lo scopo è sempre quello di accompagnare in modo graduale il singolo individuo a rivolgere l’attenzione al proprio interno, a cogliere i benefici e il profondo significato che questa arte porta con sé, attraverso un lavoro di concentrazione e interiorizzazione.

Grazie al gioco, al movimento, alla fantasia e al divertimento, facendo yoga i bambini acquisiscono strumenti importanti per lo sviluppo della propria personalità, quali riconoscere e gestire le proprie emozioni, connettersi con il proprio respiro, imparando ad osservare come lo stesso respiro cambia in connessione con il proprio stato psico-fisico. I bimbi che si approcciano allo yoga riescono a coltivare con più facilità l’immaginazione, la fantasia, il sogno, a trovare la calma, il silenzio e la concentrazione dentro di sé in ogni situazione, seppur turbolenta intorno a loro, e a riconoscere ed equilibrare le proprie componenti passiva e attiva, tra agire e lasciarsi andare, seguendo le circostanze e il momento presente.

Oltre ad uno sguardo verso l’interno, lo yoga porta con sé anche importanti basi pedagogiche e risorse educative necessarie per assicurare la giusta maturazione del singolo individuo verso l’esterno, nella sua sfera affettiva, sociale ed etica. Permette infatti di riflettere e fare esperienza, veicolando valori quali la responsabilità, la cooperazione, l’accettazione delle diversità ed il rispetto dell’altro e della natura.

Da un punto di vista prettamente fisico, lo yoga permette ai bambini di muoversi e di fare attività fisica in modo sano. Inoltre, lo yoga migliora la consapevolezza del proprio corpo, donando allo stesso tempo elasticità, flessibilità, forza, coordinazione ed equilibrio.

Cosa succede durante un incontro di yoga per bambini? Ci sono molti elementi che possono essere introdotti, tra i quali non mancano giochi dinamici, in coppia o in gruppo, giochi finalizzati al riscaldamento e allo stretching, esercizi propedeutici ad una corretta respirazione, asana adattate alle esigenze dei più piccoli, ascolto e canto di musica, racconto di storie appassionanti dedicate a temi valoriali e momenti artistici all’insegna dello sviluppo della fantasia e della creatività. Solitamente, l’incontro si conclude con momento di concentrazione, che può includere un breve rilassamento o qualche minuto di ascolto interiore.

Dare ai bambini la possibilità di imparare a giocare allo yoga fin da piccoli significa gettare sul loro terreno fertile un piccolo seme fatto di tantissimi strumenti per vivere al meglio la vita, un seme che i bambini potranno portare con sé nel loro futuro.

Scoprite cosa abbiamo pensato per voi sull’argomento bambini e yoga, per l’edizione 2019 del English Summer Camp firmato Mamimondo, seguendo questo link!

FONTI:

http://www.yogaperbambini.it

https://www.yogamessina.net/notizie/gianni-zollo-cofondatore-del-metodo-balyayoga/

 

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