Bimbi e teatro: quando l’esperienza artistica diventa educativa

 

“Tutti i bambini sono artisti nati, il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi” Pablo Picasso

 

L’esperienza artistica, nelle sue svariate declinazioni di linguaggio ed espressione, è sempre più presente nell’offerta culturale dei bambini. Con il teatro, attraverso l’interpretazione e la drammatizzazione di personaggi, si può impare a comunicare ed esprimere le proprie emozioni in modo più facile e semplice, fin dai primi anni dell’infanzia. Il teatro diventa così uno strumento comunicativo di grande efficacia, capace di assolvere ad una importante funzione sociale, ovvero insegna al fanciullo a superare il timore di parlare in pubblico.

L’efficacia didattica del teatro si basa sulla possibilità di un coinvolgimento emotivo e affettivo dei più piccoli. Grazie all’attività teatrale, le bambine e i bambini sono incoraggiati a usare la fantasia per entrare in altri mondi e per assumere ruoli che sentono loro affini. Essere altro da se stessi in modo creativo è un’esperienza che porta emozioni positive come vitalità, audacia e coraggio. Sono emozioni che possono spingere il bambino a sperimentare l’azzardo e a spingersi oltre il consueto.

Anche l’agitazione e la paura che accompagnano le prove prima e durante le rappresentazioni, possono essere un’esperienza di crescita, ma anche l’acquisizione della padronanza dell’uso della mimica del corpo nello spazio, di modulazione del tono e delle inflessioni della voce.

Per un bambino imparare a memoria la propria parte, interpretare un personaggio ricordandone i gesti e i movimenti, salire sul palco ed affrontare un pubblico è davvero importante, perché per lui è la prova evidente che può affrontare il mondo.

Un laboratorio teatrale è anche uno stimolo alla socializzazione. Recitare su un palco significa, infatti, condividere le proprie emozioni e impressioni con gli altri bambini, essere più aperto nei confronti di chi sta loro intorno. Il bambino imparerà anche il senso di responsabilità nei confronti di se stesso e dei compagni e quindi ad impegnarsi nello studio della parte e a concentrarsi durante le prove e lo spettacolo.

Recitare significa anche dover leggere un copione, imparare a memoria la propria parte e affrontare i dialoghi con i compagni sul palco. Tutto ciò ha un enorme beneficio: recitare stimola i bambini a leggere, contribuendo così all’arricchimento del vocabolario, ed è uno sprone a chi ha disturbi specifici di apprendimento.

Inoltre, viene chiesto ai bambini di proporre idee o di contribuire a realizzare la scenografia, il trucco e il costume di scena del proprio personaggio. Occuparsi anche di questa parte della messinscena, oltre ad aumentare il loro coinvolgimento, sviluppa il senso estetico e creativo presente in ogni bambino.

 

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FONTI:

https://www.teatropertutti.it/approfondimenti/benefici-recitazione-teatro-bambini/

https://www.nostrofiglio.it/famiglia/ricette/bambini-1-2-anni/benefici-teatro-bambini

https://www.tgcom24.mediaset.it/donne/famiglia/teatro-e-bambini-recitare-fa-crescere-piu-sereni_2158306-201602a.shtml

http://www.edscuola.it/archivio/ped/promuovendo_unattivita_teatrale.htm

 

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