a cura di Viola Mattiazzi, psicologa, esperta di IAA (Interventi Assistiti con gli Animali) e zooantropologia didattica, operatore esperto nell’Etologia delle Relazioni con gli Animali.
Il rapporto tra bambini e cani può svilupparsi in modo corretto diventando un’opportunità meravigliosa per entrambi, oppure trasformarsi in un vero e proprio problema che va a minare la serenità e la sicurezza di tutte le parti in gioco.
È importante sottolineare come determinate regole non siano valide solo nel rapporto che si crea tra il bambino e il cane che vivono in famiglia, ma anche in una qualsiasi interazione tra bambini e cani al di fuori del contesto domestico, come per esempio al parco, per strada, in un bar, etc.
La regola più importante è di mediare sempre l’interazione tra un bambino e il proprio cane. L’adulto ha il compito fondamentale di non lasciare mai la gestione dello scambio al cane o al bambino perché potrebbe trasformarsi in un evento spiacevole per entrambi. Che si tratti di una carezza, di un gioco o anche solo di un rapido contatto, l’adulto deve sempre supervisionare affinché nessuno dei due metta in atto comportamenti scorretti o, addirittura, dannosi per l’altro. I bambini, spesso, non hanno gli strumenti per sapersi relazionare in modo corretto con i cani e, proprio per questo motivo, tendono ad approcciarsi al cane in modo sbagliato, rischiando così di provocare nell’animale una reazione spiacevole. Il compito dell’adulto è di trasmettere queste semplici nozioni ai bambini al fine di trasformare il contatto con il cane in una preziosa risorsa.
Conoscere le basi della comunicazione e delle caratteristiche etologiche del cane è sicuramente un passo necessario verso la costruzione di un’interazione sana, basata sul rispetto e sul desiderio di comprendere l’altro. Chi è il cane? Come si relaziona con il mondo esterno? Come funzionano i suoi sensi? Quali sono le motivazioni che lo spingono a interagire con il mondo esterno? Queste sono solo alcune delle domande a cui bisognerebbe saper rispondere prima di interagire con un cane, perché è solo attraverso la conoscenza dell’altro come individuo diverso da noi, con caratteristiche specie-specifiche particolari, che si rende possibile un approccio fondato sul rispetto.
Se l’adulto è in grado di raccontare ai bambini chi è in realtà il cane, mettendo in evidenza similitudini e spiegando le differenze, descrivendo il perché di alcuni comportamenti canini per noi di difficile comprensione, favorendo un contatto che metta il cane a proprio agio – senza trasformarlo in un peluche a disposizione del bimbo – e costruendo momenti di gioco che diano a tutti i partecipanti un ruolo attivo, allora si potrà davvero dare inizio a un percorso di crescita per tutti.
Una relazione sana tra bambini e cani porta con sé enormi benefici. Numerosi studi hanno dimostrato che la relazione con un cane favorisce lo sviluppo del senso di responsabilità, dell’empatia, del rispetto per la diversità e della pro-socialità nei bambini. Cura, comprensione delle emozioni, rispetto per il diverso e condivisione diventano la normalità nelle interazioni del bambino che, se incoraggiato in questa direzione, riuscirà ad interiorizzare e ad utilizzare per porsi verso l’altro, chiunque esso sia. Allo stesso modo, un cane che viene rispettato, coinvolto e compreso, sarà un cane ben disposto verso il mondo, positivo, felice e, di conseguenza, il rischio di comportamenti spiacevoli diminuisce in modo incredibile.
Cani e bambini possono vivere relazioni uniche, se c’è un adulto in grado di proteggere l’unicità di entrambi.
Scoprite cosa abbiamo pensato per voi sull’argomento relazione cane-bambino, per l’edizione 2019 del English Summer Camp firmato Mamimondo, seguendo questo link!
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