Perché è così difficile imparare l’inglese per i bambini dislessici ?

La dislessia è un disturbo specifico della lettura, ovvero la difficoltà nella decodifica del testo, e che fa parte dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). La dislessia, come gli altri DSA, è solo un funzionamento differente delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, e non è un deficit cognitivo vero e proprio.

Questo significa che un bambino dislessico ha le stesse capacità e potenzialità di apprendere degli altri bambini. Si rende necessario però avere un approccio alla lettura e, quindi allo studio, diverso da quello tradizionale usato nelle scuole.

Chi è dislessico può avere maggiori difficoltà a imparare le lingue straniere, in particolare l’inglese. Il fatto che le parole della lingua inglese siano molto diverse da quelle dell’italiano, che le lettere abbiano combinazioni differenti e che ci siano lettere che nell’alfabeto italiano non esistono, può diventare un ostacolo insormontabile per chi soffre di dislessia. Al punto che in alcune situazioni viene consigliato di evitare lo studio di lingue straniere, privando così questi bambini di una marcia in più, necessaria per il loro futuro.

Il metodo Helen Doron English è un approccio all’inglese adatto anche ai bambini dislessici. Vediamo i perché.

II metodo Helen Doron crea una dimensione ludica durante l’insegnamento della lingua straniera. L’approccio comunicativo privilegia la scioltezza della comunicazione, rispetto al metodo tradizionale, più orientato all’aspetto formale della lingua. L’apprendimento è più naturale, come avviene con i madrelingua. Il metodo Helen Doron infatti si ispira all’apprendimento della lingua madre. Quando noi, ancora in fasce, abbiamo iniziato a interagire con il mondo, un mondo che all’inizio era fatto solo da mamma, poi papà e da altre figure connesse e vicine alla famiglia, la lingua che abbiamo sentito per la prima volta era una lingua viva, orale. E che poi, per emulazione abbiamo riprodotto, permettendoci di interagire con i nostri simili. Solo dopo, con la scolarizzazione, è diventa una lingua che abbiamo appreso a scrivere, con regole grammaticali e ortografiche.

L’approccio con il metodo Helen Doron è quello della lingua naturale: parlato, ludico e ricco di esperienze concrete, anche con i più grandi. Il nostro obiettivo è che i bambini sviluppino l’amore per la lingua e imparino a parlarla in modo spontaneo e naturale.

Inoltre, l’utilizzo di materiali didattici musicali e video, e i supporti multimediali, come le app interattive, utilizzabili da pc, smart phone e tablet facilitano ancora di più l’apprendimento della lingua inglese, rendendo la lingua straniera accessibile anche ai bambini con DSA.

Fonti:

http://www.stateofminde.it

https://www.tuttodsa.it/dislessia-e-lingue-straniere.html

http://www.infoescuola.it/studenti-e-genitori/dsa/dsa-e-lingua-inglese/

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