Il bilinguismo infantile è la capacità di parlare due o più lingue, apprese in modi diversi durante l’infanzia e in diversi contesti sociali. Per esempio, in famiglie dove i genitori parlano lingue diverse, o dove si parla una lingua diversa da quella del paese di residenza, o ancora quando i bambini di famiglie monolingue vengono in contatto in modo continuativo, durante tutta l’infanzia, con una seconda lingua, a scuola o frequentando corsi specifici.
Secondo recenti ricerche scientifiche, i bambini bilingue sviluppano una serie di capacità che vanno oltre l’indubbio vantaggio di padroneggiare due lingue, che li porta a viaggiare e trovare lavoro con maggiore facilità dei monolingue. Al di là della specifica competenza linguistica, e a parità di condizioni sociali, già nella prima età scolare, i bambini bilingue hanno maggiore facilità nell’apprendimento di lettura e scrittura e nella comprensione della lingua di maggioranza usata a scuola, oltre che all’apprendimento di una terza o quarta lingua. Sul lungo periodo, risultano avere maggiore successo accademico. Risultano avere capacità di problem solving più sviluppata. Oltre al fatto che i bambini bilingue imparano prima degli altri che esistono differenti punti di vista. Questo non significa che i bambini bilingue sono dei piccoli geni, ma dimostra quanto il bilinguismo possa sviluppare al meglio le potenzialità di ciascun bambino.
I bambini, fin da neonati, non fanno nessuna fatica a imparare due lingue contemporaneamente. Più sono piccoli, più il processo di apprendimento avviene in modo spontaneo, proprio come per l’apprendimento della lingua madre. Inoltre, il solo fatto di essere esposto a due diversi universi linguistici fin dalla prima infanzia, è uno stimolo aggiuntivo per lo sviluppo cognitivo del bambino. Vediamo come.
L’apprendimento di due lingue permette una maggior abilità di distinguere tra forma e significato delle parole: questo è in parte dovuto al fatto che i bilingui possiedono due vocaboli per lo stesso oggetto e due modi di esprimere lo stesso concetto. Ciò rende più facile imparare a leggere e a scrivere, anche nella lingua dominante e ad apprendere altre lingue.
Secondo una recente ricerca del dipartimento di psicologia e servizi umani della Oregon University, i bambini bilingue sviluppano, più dei monolingue, la capacità di riflettere prima di agire, valutando in anticipo gli effetti delle proprie decisioni. Un vantaggio notevole in termini di adattamento e di futuri risultati scolastici, accademici e di benessere individuale e sociale. Questa capacità di autocontrollo, facilita la capacità di analisi del contesto e delle situazioni, sviluppando così un’ottima capacità di problem solving.
I bambini bilingue tendono ad avere una maggiore e più precoce consapevolezza dell’esistenza di prospettive di pensiero differenti, o meglio, comprendono prima che gli altri possono avere punti di vista diversi dai loro. Questo deriva dalla pratica costante di adattare la scelta della lingua al tipo di persona con cui si parla.
Insomma, sembra che essere bilingui abbia notevoli vantaggi.
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